Crescere nelle favelas di San Paolo del Brasile
Com’è crescere in una favela? Cosa significa vivere nella povertà e nel degrado, assistendo ogni giorno ad episodi di violenza, traffico di droga, uso massiccio di armi?
Lo hanno raccontato agli alunni di Prima e Terza della Secondaria, giovedì 11 gennaio, Rafael Cicero De Oliveira e Thais Cizauskas, docenti della “Rede Ubuntu” di San Paolo del Brasile impegnati a garantire il diritto all’istruzione e la preparazione agli Esami di Stato a bambini e ragazzi che, senza un’adeguata formazione, rischierebbero di essere esclusi da importanti occasioni lavorative.
Quella di rimanere nelle periferie per i due insegnanti è una vera e propria scelta, che origina dalla convinzione che l’istruzione rappresenti per molti giovani il solo strumento di libertà e liberazione da un destino segnato in partenza.
L’incontro ha anche offerto l’opportunità di ascoltare una comunicazione plurilingue, grazie alla presenza della dott.ssa Federica Vio, coordinatrice del Servizio di doposcuola dell’Associazione “Giovanni Paolo II” di Porcia ed esperta del contesto brasiliano, e di Alex Sandro Da Silva Bernardo, originario di San Paolo, che hanno interamente tradotto gli interventi dal portoghese all’italiano.